Pare che la pizza più conosciuta al mondo, la pizza margherita, sia nata nel 1889, quando il cuoco Raffaele Esposito, per onorare la regina d’Italia Margherita di Savoia, preparò tre tipi di pizze: la pizza Mastuncola con strutto, formaggio e basilico, la pizza alla Marinara, con pomodoro, aglio, olio ed origano,ed infine la pizza con pomodoro e mozzarella, con pomodoro, olio, mozzarella ed origano, i cui colori richiamavano intenzionalmente il tricolore italiano.
La regina Margherita fu colpita dal gusto della pizza con pomodoro e mozzarella e volle congratularsi, tramite lettera scritta, con il cuoco, che dedicò la pizza così creata alla regina Margherita.
Benché si tratti ormai di un prodotto diffuso in quasi tutto il mondo, la pizza è generalmente considerata un piatto originario della cucina italiana ed in particolar modo napoletana. Nel sentire comune, infatti, ci si riferisce con questo termine proprio alla pizza tonda condita con pomodoro e mozzarella, appunto la variante più conosciuta della cosiddetta pizza napoletana, la pizza Margherita.
La vera e propria origine della pizza è tuttavia argomento controverso: oltre a Napoli, altre città ne rivendicano la paternità.
Esiste, del resto, anche un significato più ampio del termine “pizza“.
Infatti, trattandosi in ultima analisi di una particolare specie di pane o focaccia, la pizza si presenta in innumerevoli derivazioni e varianti, cambiando nome e caratteristiche a seconda delle diverse tradizioni locali. In particolare, in alcune aree dell’Italia centrale, viene chiamata “pizza” qualsiasi tipo di torta cotta al forno, salata o dolce e alta o bassa che sia.
La pizza ha una storia lunga, complessa e incerta. Le prime attestazioni scritte della parola “pizza” risalgono al latino volgare di Gaeta nel 997.
Già comunque nell’antichità focacce schiacciate, lievitate e non, erano diffuse presso gli Egizi, i Greci (maza) e i Romani (offa e placenta).
Come se ciò non bastasse, esiste anche una leggenda a spiegare le origini della pizza, che affonda invece le sue radici ai tempi degli dei dell’Olimpo:
I protagonisti di questa leggenda sono Venere, la dea della bellezza e dell’amore, e suo marito, il gelosissimo e rude Vulcano, il dio fabbro, che stancatosi di lavorare nell’Etna, pensò bene di trasferirsi a lavorare sul Vesuvio per un breve periodo di tempo.
Un giorno si recò a casa per il pranzo, ma Venere, che in mattinata aveva ricevuto la visita di uno dei suoi tanti spasimanti, non aveva ancora preparato niente e così pensò bene di prendere un pezzo di pasta che aveva conservato, per farne una focaccia, appiattendola e guarnendola con il latte di capra, erbe aromatiche e bacche, che poi mise a cuocere su una roccia rovente appena uscita dal Vesuvio.
Tra i buongustai famosi, amanti di questo nobilissimo alimento, troviamo il principe della risata, Antonio De Curtis, in arte Totò.
Ricordate la frase “Ti offro una bella pizza … ce li hai i soldi?” del film Miseria e Nobiltà.
Totò amava soprattutto la pizza Margherita e la pizza Marinara e non era raro incontrarlo nelle numerosissime pizzerie di Napoli, in compagnia di Macario o di Nino Taranto.
Andando a ritroso nel tempo troviamo poi Garibaldi, l’eroe dei due mondi, che dopo l’incontro con Vittorio Emanuele II a Teano, che sancì l’unità d’Italia, piuttosto che recarsi in qualche ricca famiglia come ospite, si riunì con il suo stato maggiore in una pizzeria per gustarsi una pizza.
Ed anche Alessandro Dumas, famosissimo scrittore francese, autore dei Tre Moschettieri, nei racconti di viaggio il “Corricolo”, menzionò la pizza, elencandone i suoi gusti più comuni.
Ed infine ecco alcune curiosità:
- La pasta della pizza è fatta solo con acqua, farina, sale, olio e lievito. La ricetta è protetta dalla legislazione italiana ed europea.
- Secondo la scuola italiana, l’impasto della pizza dovrebbe essere lavorato su un piano di marmo spolverato di farina
- La pizza margherita è la più comune in tutto il mondo: condita con il rosso del pomodoro, il bianco della mozzarella e il verde del basilico, proprio in ricordo dell’ omaggio al tricolore e della dedica alla Regina Margherita.
- Se la base della pizza è pressoché uguale in tutto il mondo, gli chef sanno usare l’immaginazione quando si tratta di condirla. Gli igredienti utilizzati variano molto a seconda dei luoghi in cui viene infornata: dal calamaro giapponese all’agrodolce della pizza all’ananas, per non parlare della carne di coccodrillo e degli insetti.
- La pizza è anche uno dei piatti più popolari tra i vegetariani. Al punto che gli islandesi coltivano ortaggi nelle serre per gustare la pizza alle verdure che amano tantissimo.